Come evitare l'alta temperatura in macinazione

Entrate in un mulino qualsiasi e chiedete agli operatori qual è la fase più cruciale, secondo loro, per ottenere semola e farina. Vi risponderanno: la macinazione e hanno ragione. Adesso chiedete loro qual è la temperatura massima da non superare durante tale fase. Forse 38°C? Forse 40°C? È inutile chiedere: non lo sa nessuno, si va a tentativi.

Bakery - Pexels

Panoramica

Abbiamo affrontato il tempa nell’articolo Come realizzare una decorticatrice intelligente: quando il grano viene decorticato oppure macinato si ha una frizione dei chicchi contro una superficie dura.

Si distinguono due casi:

  • nel caso della decorticazione del grano duro, i chicchi entrano nelle decorticatrici e vengono svestiti dalla crusca attraverso ‘uso di ruote, dette mole,  realizzate in carburo di silicio oppure in metallo rivestito di diamanti (mole diamantate);
  • nel caso della macinazione, i chicchi di grano duro o tenero vengono frantumati da laminatoi attraverso cilindri in acciaio, detti rulli.

In tutte i casi, si sviluppano delle temperature elevate: se poteste prendere una manciata di sottoprodotto in uscita dalle decorticatrici o dai laminatoi, vi renderete conto dell’alta temperatura dei semilavorati.

Anche la macinazione a pietra genera un calore considerevole.

L'alta temperatura in macinazione è un problema

Doblado-Maldonado et al, nel loro studio scientifico del 2012 dal titolo “Key issues and challenges in whole wheat flour milling and storage
hanno dimostrato come l’alta temperatura di lavorazione e lo stress meccanico a cui sono sottoposte semola e farina, causano danni seri ai loro componenti, creando un peggioramento della qualità tecnologica degli impasti e del pane.

Addirittura una temperatura di stoccaggio non adeguata dei grani può causare un dègrado importanti delle proprietà nutrizionali di semola e farina.

La soluzione

Inutile girarci intorno: gli operatori e i tecnologi della macinazione regolano i setpoint delle macchine per massimizzare la produzione e non tengono conto dei danni che verranno causati ai componenti delle farine. Peraltro, gli operatori hanno a loro disposizione solo dei semplici sensori di temperatura a bordo macchina, i cui valori vengono valutati ogni 3 o 4 ore.

Ci sarebbe bisogno di un dispositivo che capisca la temperatura massima da non superare e regoli i setpoint delle macchine sia sulla base della temperatura ottimale di produzione, sia sulla base della resa.

Phobos

Per risolvere il problema, l’azienda può investire su Phobos.

Phobos è un dispositivo intelligente che monitora variabili ambientali e di processo, massimizza la resa ed evita le derive nel processo come ad esempio il superamento della massima temperatura di decorticazione o macinazione.

È dotato di un software intelligente attraverso cui impara ad interpretare la tendenza del processo di produzione nonchè il risultato delle sue stesse operazioni: se ha commesso un errore, eviterà di rifarlo in futuro.

Phobos entra in azione dopo un breve periodo di avvio durante cui impara a identificare gli andamenti delle variabili e le relative risposte degli operatori, aggiornando le sue deduzioni e le formule matematiche che modellano l’impianto.

Per regolare il corretto dosaggio dell'acqua sulla base delle condizioni ambientali e dell'impianto

Fin’ora la bagnatura del grano è stata regolata da dispositivi che dosano l’acqua sulla base dell’umidità del grano in ingresso e del grado di umidità desiderato del grano al termine di questa fase. Nonostante questa regolazione automatica, si ha sempre una pendolazione dell’umidità nell’umidità della semola! Come mai? I motivi possono essere tanti: una decorticatrice che si ferma, una nuova regolazione dei laminatoi, il filtro dell’acqua sporco, un dosatore starato, ecc. Phobos analizza le variabili e rileva subito se in mulino avviene qualcosa che impatta negativamente sulla bagnatura, avvisando l’operatore e correggendo in tempo reale la bagnatura!

Wheat grain smart wetting with Phobos - Caronte Consulting

Tra le tante variabili che Phobos riesce ad esaminare, vi sono anche le previsioni metereologiche! Sulla base di queste e delle altre variabili che interessano l’impianto, Phobos è in grado di correggere continuamente il dosaggio dell’acqua in fase di bagnatura, riuscendo ad ottenere una umidità della semola costante. Phobos, quindi, trasforma un processo basato unicamente sulle scelte soggettive dell’operatore in un processo veramente automatico ed intelligente.

Scopri alcuni dei nostri prodotti

Caronte Consulting progetta e realizza sistemi hardware e software nel campo dell’Industria 4.0, dotati di una sofisticata ed efficace Intelligenza Artificiale.

I nostri dispositivi sono realizzati su misura alle esigenze del Cliente e permettono di automatizzare completamente i processi industriali, ottimizzando la produzione e creando un risparmio di materie prime e di consumi energetici.

Crediti per le immagini: VugarAhmadov, Pexels.