Scatta l'allerta per la senape nel grano

Il Sistema di allarme rapido per alimenti e mangimi (RASFF) irlandese, in una nota, ha segnalato il rischio di una forte contaminazione da senape nel grano coltivato nell’emisfero settentrionale. La nota precisa che la questione riguarda soprattutto il grano raccolto in Italia nel 2021.

In alcuni supermercati già si possono trovare dei cartelli, destinati ai clienti, che segnalano la possibilità di trovare pasta, pane e prodotti da forno preparati con farine contaminate da semi di senape. Alcune catene hanno diffuso l’allerta anche sui loro siti, dando una certa evidenza al problema.

Mustard - rihaij

Il problema della senape

La questione è seria: la senape è un allergene, quindi se questa dovesse essere presente in un prodotto, anche in modo accidentale ed in minima percentuale, questa deve essere chiaramente indicata in etichetta.

Tenendo conto che la farina di grano trova impiego in un’ampia gamma di prodotti alimentari, come pasta, pane, prodotti da forno, ecc. si può dedurre che la probabilità che ci siano in commercio molti alimenti contaminati è molto elevata.

L’allerta è stata lanciata nella seconda metà del mese di dicembre 2021, quindi sussiste il problema dell’aggiornamento dell’etichettatura dei prodotti che possono essere contaminati.

Non esistono metodi di ricerca

Non ultimo, il problema che in Italia, ad oggi, non esistono metodi di riferimento ufficiali per la ricerca analitica della senape negli alimenti.

I laboratori di analisi, per fare analisi veloci, impiegano sistemi che si rivelano imprecisi e che possono dare falsi positivi.

La soluzione

Il ministero della Salute si è attivato per individuare nell’arco di qualche mese una metodologia accreditata in grado di aumentare la sensibilità e la precisione dei metodi di analisi.

L’industria può tutelarsi investendo in tecnologia innovativa che consenta di escludere la senape dal processo industriale.

Il miglior investimento per individuare la presenza di senape

Uno dei sistemi su cui l’industria alimentare può investire in Valery, un dispositivo estremamente innovativo dotato di visione artificiale, in grado di individuare senape nella materia prima.

Fin’ora il concetto di “buona materia prima” è stato definito sulla base del fatto che questa fosse fresca, coltivata accuratamente, esente da pesticidi e che avesse importanti proprietà nutrizionali e organolettiche.

Con Valery questo concetto si amplia: la materia prima viene scelta anche sulla base di quanto questa sia esente da allergeni e da come verrà lavorata dall’impianto.

Niente più soia e senape

Grazie alle tecniche di Visione Artificiale di cui è dotata, Valery è efficacissima nel trovare semi di soia e senape nel grano duro e tenero, escludendoli dal processo produttivo e ottenendo un prodotto esente da allergeni.

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Crediti per le immagini: Ajale, rihaij.