Pesticidi nelle foglie di tè e nelle tisane

Ormai non si può stare tranquilli nemmeno quando si beve un semplice tè o una innocente tisana. Una recente indagine della rivista francese 60 Millions de Consommateurs condotta su 48 prodotti, fra tè e tisane, mostra che molti di questi sono risultati contaminati da pesticidi.

Il Fatto Alimentare ha rilanciato la notizia, approfondendola elencando i prodotti di interesse (leggi la notizia su sito de Il Fatto Alimentare).

Te in infusione - Caronte Consulting

Insetticidi e funghicidi

Nei 48 campioni, sono state individuate ben 16 sostanze estranee e pericolose, tra cui: glifosato, neonicotinoidi e svariati insetticidi.

La presenza di insetticidi e fungicidi si spiega poichè il tè cresce in aree dal clima caldo e umido, che favorisce la crescita di funghi e insetti che possono danneggiare le foglie. I pesticidi restano sul prodotto finale anche perché le foglie non vengono lavate.

Con i tè biologici il discorso è diverso: le analisi della rivista francese non hanno riscontrato contaminazioni, perché nelle coltivazioni bio tutti prodotti di sintesi sono vietati. Addirittura , in otto campioni di tè analizzati sono state rilevate sostanze vietate in Europa.

L’azienda trasformatrice, che lavora le foglie di tè, come può difendersi in questi casi? Non si può certamente esaminare l’intera materia prima con reagenti e microscopio: si raccoglie qualche campione, si spera di aver beccato quello contenente i pesticidi e si confida nel lavoro del laboratorio.

La soluzione

Il miglior investimento che l’azienda può fare è certamente installare Hydra in linea nel processo produttivo, il quale esaminerà tutta la materia prima che deve essere lavorata, identificando quella fuori standard.

Hydra è uno standardizzatore progettato per l’industria: analizza la composizione di materie prime, semilavorati, sottoprodotti, scarti e prodotti finiti, regolando i setpoint dei macchinari industriali in modo da ottenere un prodotto finito esente da difformità, sempre conforme agli standard produttivi.

Il dispositivo esamina la composizione del prodotto in termini di macromolecole (es. proteine, amidi, zuccheri, lipidi, ecc.) e colore, confrontandolo con la composizione del prodotto standard.

Quando Hydra individua la presenza di elementi estranei allo standard richiesto, come ad esempio pesticidi o allergeni, lancia un allarme per gli operatori.

Foglie di te - Caronte Consulting

Ricerca & Sviluppo + Industria 4.0 = Hydra

Investire su Hydra è la soluzione migliore per colmare il gap tecnologico che affligge l’impianto rispetto ai competitor, per evitare le derive ed avere una produzione intelligente.

Hydra può essere installato in qualsiasi punto dell’impianto senza dover interrompere la produzione ed è interamente progettato e personalizzato in base alle esigenze del Cliente.

È un dispositivo che fa parte della cosiddetta “Trasformazione Digitale” ed è già pronto per l’Industria 4.0, aiutando i tecnologi a creare un impianto intelligente e automatizzato.

 

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Se Hydra ti incuriosisce e vuoi saperne di più sul suo funzionamento, puoi contattarci in diversi modi: scegli quello che più ti piace. Saremo lieti di darti tutti i chiarimenti di cui hai bisogno, senza vincolarti ad alcun acquisto.

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Caronte Consulting progetta e realizza sistemi hardware e software nel campo dell’Industria 4.0, dotati di una sofisticata ed efficace Intelligenza Artificiale.

I nostri dispositivi sono realizzati su misura alle esigenze del Cliente e permettono di automatizzare completamente i processi industriali, ottimizzando la produzione e creando un risparmio di materie prime e di consumi energetici.

Crediti per le immagini: congerdesign, sxh41920.