Pizza surgelata Buitoni FraîchUp contaminata da Escherichia coli

53 casi, due morti e una persona in coma vegetativo

In Francia la vicenda della Pizza Buitoni surgelata FraîchUp contaminata da Escherichia coli ha scosso l’opinione pubblica: ci sarebbero 53 intossicati, 2 minori morti e 1 ragazza in coma vegetativo legati al consumo di questa pizza surgelata. Peggio di così…

L’ultimo caso, quello più eclatante, riguarderebbe una ragazza di 12 anni finita in stato vegetativo dopo aver sviluppato una infezione di Escherichia Coli contratta, presumibilmente, mangiando una pizza Buitoni. I genitori della ragazza hanno raccontato che: “Non reagisce più, non comunica più, non risponde più a stimoli sonori e visivi”. I genitori avrebbero sporto denuncia, sostenendo che la figlia, prima di sentirsi male, aveva mangiato una pizza surgelata Buitoni della linea Fraîch’Up.

Quasi tutti gli episodi confermati hanno riguardato bambini con un’età media di 7 anni e due minori sono deceduti. Gli unici due adulti colpiti avevano più di 90 anni.

Il caso viene spiegato nei dettagli in un pregevole articolo de Il Fatto Alimentare.

Pizza e mattarello - Caronte Consulting

Il caso

Il 6 aprile il prefetto della zona ha deciso di bloccare la produzione della pizza Buitoni nello stabilimento di Caudry. La decisione di chiudere il sito arriva dopo due accertamenti effettuati il ​​22 e 29 marzo da agenti della Direzione dipartimentale per la protezione delle popolazioni (Ddpp).

Le ispezioni hanno evidenziato “gravi carenze in termini di igiene”, segnalando “la presenza di roditori”, una “mancata manutenzione e pulizia delle aree produttive” o addirittura “l’estrazione dell’aria insufficiente”. “Queste anomalie costituiscono un’importante fonte di contaminazione biologica, fisica o chimica dei prodotti alimentari movimentati”.

La ripresa dell’attività è ora subordinata al rispetto delle norme vigenti in materia di igiene dei locali, delle attrezzature e delle derrate alimentari.

La reazione di Buitoni

Buitoni, che fa parte del gruppo Nestlé, ha richiamato in via precauzionale tutti i lotti e tutte le referenze della linea Fraîch’Up acquistate prima del 18 marzo 2022 (una gamma che conta 16 tipologie diverse).

Questa pizza surgelata è caratterizzata da un impasto crudo che lievita e cuoce nel forno: per questo richiede tempi di cottura più lunghi delle classiche pizze surgelate che sono già precotte. È possibile che i bambini si siano infettati mangiando pizze che non erano state cotte a sufficienza. Gli impasti crudi o poco cotti possono essere una via di trasmissione dei batteri responsabili della sindrome emolitico-uremica (SEU).

Il comunicato di Buitoni  invita le persone che detengono pizze Fraîch’Up a non mangiarle e a distruggerle.

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Sicurezza Alimentare

Premesso che FORSE le aziende trasformatrici abbiano capito un minimo che con la salute non si scherza, parliamo di Sicurezza Alimentare.

Cos'è la Sicurezza Alimentare?

Molto spesso viene indicata con l’inglesismo Food Safety. È la garanzia che un alimento non causerà danno dopo che è stato preparato e/o consumato secondo l’uso a cui esso è destinato.

Quali sono le misure igieniche da adottare?

La Sanità Pubblica ha stabilito che, per conseguire un’elevata garanzia di sicurezza alimentare, si possano individuare tre livelli di misure igieniche da adottare nel processo produttivo, di trasformazione e di conservazione degli alimenti:

  1. applicare i Principi Generali d’Igiene, espressi nel Regolamento CE n.178/2002 e nel Regolamento (CE) 852/2004 su sicurezza alimentare e pacchetto igiene dei prodotti alimentari;
  2. adottare i requisiti igienici specifici per il tipo di alimento e di produzione, descritti nei Codici di Buone Pratiche di Produzione e di Igiene, nonché nella sicurezza alimentare normativa vigente;
  3. applicare il sistema di HACCP, introdotto in Italia con il d.Lgs 155/97, in recepimento delle Direttive 93/43/CEE e 96/3/CE, al fine di avere una maggiore garanzia che l’alimento prodotto, trasformato o manipolato sia sicuro.

Sistema di HACCP

HACCP è l’acronimo di Hazard Analysis Critical Control Point (Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici). Si tratta di un sistema di controllo relativamente alla produzione degli alimenti e ha, come obiettivo, la garanzia della loro sicurezza igienica e commestibilità. L’HACCP prevede anche un’attività di autocontrollo igienico in tutti i pubblici esercizi e nelle industrie alimentari.

Per elaborare un piano di autocontrollo efficace, devono essere rispettati i seguenti principi:

  • Identificazione dei rischi inerenti ai vari processi a cui sono sottoposti gli alimenti; l’obiettivo in tal senso è prevenire, eliminare o nei casi peggiori ridurre gli eventuali ‘pericoli’;
  • Individuazione dei Punti Critici di Controllo (CCP) e delle fasi dove è possibile intervenire per prevenire, eliminare o limitare il rischio.
  • Definizione dei limiti di accettabilità dei rischi presenti relativi ai CCP;
  • Definizione delle procedure di monitoraggio sanitario dei CCP;
  • Predisposizione di soluzioni correttive laddove necessarie;
  • Definizione di procedure di verifica atte a monitorare l’efficacia e il corretto funzionamento delle soluzioni adottate;
  • Predisposizione della documentazione relativa all’azienda (natura e dimensioni) e al piano HACCP.
Fetta di pizza - Caronte Consulting

HYDRA

Lo strumento intelligente al servizio della qualità e della sicurezza alimentare

Hydra è un dispositivo progettato per l’industria alimentare realizzato da Caronte Consulting. Analizza la composizione chimica di materie prime, semilavorati, sottoprodotti, scarti e prodotti finiti.

Hydra esegue il monitoraggio del prodotto per verificare in continuo che l’igiene alimentare e le proprietà organolettiche siano strettamente conformi agli standard aziendali.

Una delle principali caratteristiche di Hydra è la sua abilità nell’individuare in tempo reale la presenza di contaminanti chimico-biologici nel prodotto esaminato, rappresentando graficamente il loro trend nel tempo.

In alternativa all’analisi spot, Hydra individua subito le derive e limita la presenza di prodotto fuori standard, garantendo il massimo dell’igiene e salubrità del prodotto finito (food safety).

Oggi Hydra si affianca ai piani di autocontrollo e al laboratorio Controllo Qualità, rafforzandoli con il monitoraggio continuo in linea.

Hydra è uno spettrometro dotato di intelligenza artificiale. Finora la sua tecnologia era disponibile solo per università, centri di ricerca e laboratori che disponevano di importanti mezzi economici.

Caronte Consulting, negli ultimi anni, ha progettato Hydra per poter applicare queste tecnologie anche all’industria alimentare, direttamente sulla linea di produzione, con costi contenuti.

La tecnologia di Hydra è robusta, affidabile, sicura e non richiede alcuna ricalibrazione nel tempo.

 

Hydra installato - Caronte Consulting

Leggi il nostro articolo su La Repubblica

Esempi di applicazioni

Elenchiamo alcune possibili applicazioni, che abbiamo approfondito, in cui può essere impiegato Hydra direttamente sulle linee di produzione. Si tratta solo di alcuni spunti interessanti che possono far comprendere meglio le potenzialità dello strumento.

Vuoi saperne di più?

Se Hydra ti incuriosisce e vuoi saperne di più sul suo funzionamento, puoi contattarci in diversi modi: scegli quello che più di piace. Saremo lieti di darti tutti i chiarimenti di cui hai bisogno, senza vincolarti ad alcun acquisto.

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Caronte Consulting progetta e realizza sistemi hardware e software nel campo dell’Industria 4.0, dotati di una sofisticata ed efficace Intelligenza Artificiale.

I nostri dispositivi sono realizzati su misura alle esigenze del Cliente e permettono di automatizzare completamente i processi industriali, ottimizzando la produzione e creando un risparmio di materie prime e di consumi energetici.

Crediti per le immagini: igorovsyannykov, DesignDrawArtes, mynorbejarano.