Glifosato, pesticidi, micotossine e contaminanti nella pasta

Possiamo stare tranquilli o c'è da preoccuparsi?

Ultimamente leggiamo notizie circa la presenza di glifosato, pesticidi, micotossine e altri contaminanti nella pasta. Possiamo stare tranquilli o c’è da preoccuparsi? La redazione di AltroConsumo ha approfondito la questione in un interessante articolo.

Glifosato nella pasta

Si tratta dell’erbicida più usato al mondo per contrastare le erbe infestanti. Oggigiorno il glifodato è oggetto di un duro scontro tra chi lo vorrebbe bandire e chi invece ne rivendica l’utilità e la sua bassa tossicità.

È davvero pericoloso per la salute? Non c’è ancora una risposta definitiva: negli studi sull’uomo, la cancerogenicità non è stata dimostrata con certezza.

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) inserisce il glifosato tra i probabili cancerogeni, non tra le sostanze che lo sono sicuramente. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), l’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA), l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sono state rassicuranti, negando categoricamente tale effetto sulla salute dell’uomo.

Nei test condotti da AltroConsumo, su 15 penne integrali e 10 di penne classiche il glifosato è stato effettivamente rilevato in 5 confezioni di penne (2 integrali e 3 classiche) in quantitativi estremamente bassi. I valori osservati infatti sono compresi tra 0,020 e 0,083 mg/kg, di gran lunga inferiori al limite di legge previsto che, per il frumento, è di 10 mg/kg.

Quindi, i risultati dei test sono rassicuranti e non c’è da preoccuparsi. Il problema è che nella pasta non si trova solo il glifosato…

Pesticidi nella pasta

Oltre al glifosato, AltroConsumo ha voluto verificare se fossero presenti nei campioni di pasta altri pesticidi, cercando più di 400 sostanze. Sono stati trovati in meno della metà dei campioni, anche in questo caso si tratta di livelli molto bassi. Niente allarmismi, quindi.

Purtroppo, però, nella pasta non ci sono solo glifosato e pesticidi…

Micotossine nella pasta

Le micotossine sono sostanze contaminanti di origine naturale, pericolose per la salute, e si possono sviluppare sia durante la coltivazione, sia dopo il raccolto (qualora lo stoccaggio del prodotto non sia adeguatamente igienico). Alcune micotossine sono classificate come cancerogene dallo IARC, come le aflatossine, o probabilmente cangerogene, come l’ocratossina A (genotossica, danneggia direttamente il DNA, e cancerogena per il rene). Altre sono meno pericolose, come il DON (deossinivalenolo), che agisce a livello gastrointestinale causando nausea, rifiuto del cibo, vomito e dissenteria (leggi.

Nel test il DON è stato individuato… ma sempre in concentrazioni ampiamente inferiori ai limiti di legge. L’ocratossina A è stata trovata in 9 campioni, ma solo in 4 i livelli sono stati ritenuti preoccupanti. Anche l’aflatossina B1 è stata individuata, ma sempre in concentrazioni innocue.

Effetto accumulo

La pasta viene fatta con il grano duro, e questo si sa. Quello che si sa meno è che con il grano duro vengono realizzati, ad esempio, anche i seguenti alimenti:

  • Salse dolci
  • Salse salate
  • alcune zuppe
  • Sughi pronti
  • alcuni affettati
  • alcuni Wurstel
  • dadi vegetali e di carne
  • gnocchi di semolino e patate

E stiamo parlando solo del grano duro. Se a questo aggiungiamo anche le contaminazioni da grano tenero, avena, legumi, ecc. non abbiamo la più pallida idea di quello che accumuliamo nel nostro corpo!

A questo si aggiunga che, nella migliore delle ipotesi, se si va in alcune aziende e si chiedono indicazioni sulle procedure di sicurezza alimentare, il meglio che ci si può aspettare è: “SICURCHE???”.

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Crediti per le immagini: amissphotos, wuzefe, Nottmpictures.